Università degli studi di Roma
La Sapienza
OSSERVATORIO NAZIONALE MOBBING

HOME    MOBBING    PUBBLICAZIONI    ARTICOLI    CONVEGNI E SEMINARI    CONSULENZE    RICERCA    LINK

 

Indice


ISLAMIZZAZIONE E DANZA DEL VENTRE

 

La Danza del Ventre (o Danza Orientale) ha inizio, alcuni secoli prima di Cristo, nelle società rurali, antecedenti l'urbanizzazione. Originariamente aveva un significato propiziatorio verso le Divinità o di comunicazione sessuale: comunque era un modo di associare il corpo e la mente nei riti e nella ricerca del piacere. Si differenziano le due figure: Alma, più spirituale, religiosa e poetica e la gaziyah, più danzatrice, musicale ed aggressiva (come le gitane). Nel Medio Evo compaiono le schiave dell'harem, che avevano il compito di allietare i potenti orientali con la danza e con il sesso. Nel 1871 Shawq, una ballerina, riesce a conquistare i gusti estetici degli americani, mentre nel 1930 Badia Mansabny, ballerina siriana, apre un Casino al Cairo con grande successo di pubblico internazionale. Perché questa premessa: perchè spesso le idee vengono spontaneamente veicolate dai costumi e dai principi estetici. E' proprio dei nostri giorni il messaggio degli stilisti che abbinano la moda femminile all'esposizione del ventre, come un tutt'uno estetico ed erotico insieme, rispolverando una tematica (quella delle donne orientali) di piacere-schiavitù, che le donne orientali ancora oggi stentano a superare. Quando la cultura di un paese tende a cambiare ed i valori a vacillare, i primi segnali si registrano nella crisi dei costumi e della moda: questo non vuol dire che più il corpo si spoglia e più si avvicina la decadenza, anzi il contrario, se il corpo si sveste nei santuari giusti della sessualità. Purtroppo quando ciò avviene all'esterno vuol significare che si registra una forte difficoltà di viverlo nell'intimità, quindi nella passione. E' pur vero che la sessualità è scaduta a prodotto di consumo e di lucro, ma non si può avere il piacere e la salute, specie quella mentale, se non si rivaluta l'interiorità dell'io e l'armonizzazione dei rapporti umani. Ogni estetismo resta tale se non salvaguarda i valori da cui pretende nascere, considerando l'uomo elemento primario di ogni ontologia. Viste le circostanze e considerate le debolezze della nostra attuale cultura, ci troviamo esposti alle intemperie della storia ed ogni cosa che la storia produce accelera questo processo degenerativo della cultura e dei costumi. Il ventre scoperto delle donne occidentali potrebbe voler dire: inizio di ISLAMIZZAZIONE DELLA DONNA, in maniera subliminale e comunque in un modo che certamente lascerà una traccia nella nostra cultura che non ha un precedente nel nostro passato.

 24-10-06

 Prof. Antonio Vento
 

 

Tel.06-49918107, cell. 338-7710372, e-mail : ventoa@hotmail.it - Istituto di Anatomia Umana, via Borelli n. 50
Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione anche parziale senza previa autorizzazione