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IL PROBLEMA DELLA CASA

Abbiamo parlato di cartolarizzazione: la sindrome è sempre più ricca di casi, che si rivolgono all’Osservatorio per chiedere consigli o per sottoporsi al test, che presuppone uno stato di malessere, già in atto, causato dal fenomeno cartolarizzazione o, su scala più generale, dagli sfratti. Abbiamo avuto approcci importanti con Associazioni che si occupano, sotto un profilo legale, del problema della casa. E’ un fenomeno che si allarga sempre più a macchia d’olio, specialmente a Roma, dove i prezzi degli affitti (qualora si riesca a trovare una dimora accessibile ai poveri stipendi o alla disoccupazione dei giovani) e degli ipotetici acquisti sono da capogiro. Il mercato della casa è diventato un mercato per le banche di tutto il mondo (vedi BNL e J.P. Morgan) e per gli stranieri, i quali diventano sempre più integrati, e perciò cittadini romani, dove invece noi ed i nostri figli, che soffriamo il peso della crescente inflazione e della conseguente deflazione, diventiamo sempre più gli stranieri nella nostra terra. Non vogliamo fare discorsi allarmistici, di sapore xenofobo, ma non possiamo neanche tacere e farci schiacciare dagli eventi, così detti storici, ed aprire gli occhi quando ormai saremo diventati ciechi. A noi sta a cuore l’amore per i nostri figli, i quali oggi sono privi di aspettative sia nel mondo del lavoro, sia nella possibilità di avere una casa per crearsi una famiglia. Ci lamentiamo di una crescita zero della nostra società, dove cresce, in forma esponenziale, la società degli immigrati : questo non vuol dire che i nostri ospiti abbiano responsabilità, essendo dediti al sacrificio ed all’impegno lavorativo, ma ciò nonostante rimane il problema della nostra identità e della nostra cultura. Certo, nel caso specifico della casa, la responsabilità è dei proprietari (specialmente gli enti e le istituzioni) che speculano pesantemente in tale mercato, senza tenere conto delle disastrose crepe che aprono con l’egoistica volontà di sfruttamento e di potere. Abbiamo eclatanti esempi in cui grossi imprenditori e uomini politici di primo piano hanno collaborato in questa grande speculazione miliardaria, lasciando nel panico e nella depressione (anche con casi di suicidio) la gente che non ha risorse. Adesso si avvicinano le elezioni politiche e già si iniziano a sentire discorsi ipocriti di presunti aiuti per i cittadini e per i giovani. Si sentono tutti come Baiardo, “cavaliere del 500, senza macchia e senza paura”, pronti a venire in aiuto ai deboli ed ai poveri, ma questo soltanto fino alla chiusura dei seggi elettorali. Qualcuno potrebbe rivolgerci la critica di superficialità retorica, ma noi siamo pronti a rigettarla perché oltre alle critiche ed alle analisi, che di solito riescono bene al potere, noi facciamo delle proposte : dare il diritto di prelazione ai giovani nati o residenti a Roma su tutti gli stabili messi in vendita dagli enti o dalle istituzioni, con un prezzo che tenga conto delle potenzialità finanziarie degli acquirenti, ai quali va fatto lo sconto di acquisto, che attualmente viene concesso alle cooperative o a chi compra in blocco uno stabile. Ovviamente i giovani possono comprare un solo appartamento, da utilizzare come propria abitazione, impedendo così ogni forma di speculazione. Anzi, la magistratura dovrebbe impedire che speculatori si approprino del patrimonio cittadino, e dove già è stato saccheggiato, fare delle inchieste per recuperare i palazzi acquistati con atti speculativi e pubblicare le varie sentenze. Una democrazia concreta si costruisce tutti insieme, con spirito di solidarietà e con sentimenti di giustizia e di eguaglianza. Diversamente faremo il gioco degli speculatori, i quali non sono esseri migliori di quanti violano il patrimonio altrui o la libertà dei cittadini. Ci sono i mafiosi dichiarati, ma anche quelli che si vestono di perbenismo, appoggiati dalle istituzioni e dalla politica. Se questo concetto non sarà chiaro, specie nella testa degli inquirenti, non potrà mai regnare un senso di giustizia e di umanità.

E’ natale e molti, specie gli anziani e i malati, che non hanno una casa, sono tristi e soli : tendiamo verso di loro una mano ed aiutiamoli a ritrovare la fiducia  negli altri; questo è  vero amore!   


  

 

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